L’altare del Sacramento

Chiuso nello spazio presbiterale da una balaustra a colonnine ed archi che ne richiamano gli elementi principali, fu progettato non da un architetto, ma da un falegname che aveva già eseguito opere importanti per la chiesa, come il bussolone, le porte, la loggia, e le grate balaustrali per l’organo, Vito Tannoia. L’arciprete Ladiana gli chiese il progetto (eseguito gratuitamente) quando la signora Marietta De Bellis si offrì di costruire quell’altare a sue spese.

È un altare semplice ed armonioso, giocato sul contrasto fra marmi bianchi e neri con un dossale ad archetti sormontato da un importante baldacchino cupolato per l’esposizione dell’Ostensorio.