All’inizio del tempo quaresimale il nostro Vescovo Claudio indirizza alla comunità diocesana un messaggio in cui invita ogni fedele a mettersi concretamente in cammino verso i luoghi indicati per vivere un’autentica esperienza giubilare
PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA
c/o Casa di Riposo “A. De Carlo” via S. Fanelli, 9 – Massafra
IL MESSAGGIO DEL VESCOVO
14 febbraio 2016
I Domenica di quaresima
Carissimi,
all’inizio della Quaresima vi invio questo breve scritto per comunicarvi la mia decisione di aiutare le nostre comunità a vivere questo tempo di grazia, particolarmente ricco e intenso in questo anno giubilare, sollecitando l’esperienza delle opere di misericordia così come il santo Padre ci ha ripetutamente invitato a fare.
Per questo ho individuato insieme ai responsabili della nostra Caritas, sette strutture nella nostra Diocesi dove per tutto il tempo quaresimale, fino al giorno di Pasqua, permettere a persone che difficilmente potrebbero fare l’esperienza giubilare attraversando la nostra porta santa della Cattedrale, di vivere e godere dei benefici dell’anno santo anche dove normalmente sono accolti. Questi luoghi potranno offrire anche a tutti i fedeli delle nostre comunità la possibilità di fare un pellegrinaggio della misericordia; visitando e incontrando e prendendosi cura anche per poco e con semplicità dei fratelli e sorelle più bisognosi della nostra vicinanza e della nostra tenerezza, potranno sperimentare la consolazione e la forza che scaturisce dal nostro accogliere e testimoniare la misericordia del Signore. Le strutture sono:
– la Casa Famiglia Monfort di Ginosa;
– il Centro O.S.M.A.I.R.M. di Laterza;
– l’Ospedale Civile di Castellaneta;
– la Casa alloggio Elisabetta Longhi di Palagianello;
– la Comunità di recupero Airone di Palagiano;
– la Mensa della Caritas cittadina di Mottola;
– la Casa di riposo San Benedetto di Massafra.
All’interno di queste strutture si faranno momenti di incontro e preghiera utilizzando il sussidio predisposto dall’ufficio liturgico e disponibile sul sito diocesano. Gruppi, classi di catechismo, associazioni, ma anche singole persone, potranno, secondo le disponibilità e le indicazioni delle strutture, far visita, intrattenersi, prestare il proprio aiuto e, se confessati recentemente, recitando la professione di fede e pregando secondo le intenzioni del Santo Padre, riceveranno i benefici previsti nell’anno giubilare.
La visita ai sette luoghi della misericordia sarà quindi un vero passaggio di quella porta che ci conduce a quell’ esperienza sempre più viva e feconda della tenerezza e del perdono di Dio che rende anche noi sempre più concretamente capaci di misericordia.
+ Claudio Maniago, vescovo